Standing in the way of control

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September 10th, 2008

palestra, primo pomeriggio

Add to Memories Tell a Friend
*ha osservato la porta di quel "posto" per almeno dieci minuti prima di entrare*
*lei e lo sport non sono mai andati d'accordo*
*la sua idea di divertimento è più simile alla lettura di un buon libro sul divano o ad una nuotata in solitario*
*del resto si tratta di lavoro*
*e precisamente dell'unico lavoro che è riuscita a trovare con uno stipendio che non fosse da fame e carestia*
*è il suo primo incarico sul campo*
*ottenuto solo perché il cronista che si occupa della cronaca locale sì è rotto una gamba*
*ma pur sempre un discreto miglioramento rispetto a fare caffé e fotocopie*

laureata con il massimo dei voti ad oxford e guarda dove sono finita..

*arriccia il naso all'odore di sangue e sudore sembra più un mattatoio che una palestra*
*enormi bestioni si allenano ai sacchi senza sosta non notandola affatto*
*il che è un bene visto che di solito il mondo si gira a guardarla visto che è alta e per nulla discreta*
*si rigira il bigliettino tra le dita il tipo che deve intervistare è un pugile molto promettente*
*almeno a detta delle pagine web su cui ha passato tutta a notte regalandosi un paio di occhiaie doc*
*non ci capisce nulla di boxe, mai visto un incontro per cui ha dovuto documentarsi per non fare una figuraccia*

che ho il sentore farò comunque...

*l'omino della reception le ha detto di proseguire sempre dritto*
*ed alla fine del corridoio avrebbe trovato lo stanzone con il ring*
*"sa quel quadrato con le corde" aveva aggiunto con neanche troppo velata ironia*
*emette un sospiro per farsi coraggio e pensa a cosa avrebbe fatto Charlie per farsi dare udienza*
*poi scuote il capo e decide che non è il caso di adottare i metodi poco ortodossi della sua rossa amica*
*batte il dito sulla spalla di un energumeno sui 40 con la scritta coach sulla schiena*

Salve sono Beverly Earnshaw di Sports today
Dovrei intervistare Theodore Roosvelt..

*trattiene una risata non aveva fatto caso che il tipo sia chiama Theodore Roosvelt*
*i genitori dovevano essere delle persone molto colte o molto crudeli*

July 28th, 2008

11 Febbraio 2008, Spagna, Charlie/Charlie

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*Qualche volta senti il bisogno di staccare da ogni cosa*
*Di dimenticarti qualsiasi cosa tu ti sia lasciato dietro*
*Per poi riprendere, una volta che i tagli sulle mani sono rimarginati, quei ricordi*
*Permetterti di far venire avanti i bei ricordi*
*Prima di quelli dolorosi*
*Riprendere in mano una foto e percepire come primo sentimento la nostalgia*
*Non la vaga sensazione dolorosa di qualcosa che si è perso*
*Qualche volta è così che va*
*Per trovare qualcosa devi lasciartela alle spalle per un pò*
*Finchè i tuoi occhi non sono in grado di vedere di nuovo*
*E a volte basta nulla per ritrovare la strada*
*Charlie se ne sta in piedi a sistemare le ultime cose prima dell'orario di apertura per cena*
*Ama quel lavoro semplice al ristorante*
*Servire, prendere gli ordini, e ogni tanto dare una mano in cucina*
*Magari scambiare due chiacchiere con la cliente*

Mi sembra quasi di non aver avuto un'altra vita al di fuori di questa.

*Un sorriso triste passa sulle sue labbra*
*Mentre sa che non è così*
*Una ferita al petto e una sensazione di nostalgia*
*Ha chiamato poche ore prima Mathias*
*Sarà per quello*
*Ma la spagna è calda e rilassante, assolata dove Londra è fredda e spenta*

Mh,
Adesso dovrei concentrarmi che arrivano i primi clienti, meglio.
Decisamente meglio.


*Si sistema la camicia, quando una famiglia apre la porta*
*O meglio, due famiglie*
*Probabilmente molto amiche e probabilmente turiste*
*I due figli minori, un maschietto e una femminuccia, si mettono a correre tra i tavoli, ignari dei richiami*

Che strano..

*Un ricordo*
*Un ricordo vivido e dolce*
*Niente a che fare con i ricordi amari e di urla dell'ultimo periodo*
*Solo due bambini*
*Due bambini che ridono, felici*

...
E' passato un mese?

July 3rd, 2008

[Gus e Mary Beth] 10 Settembre, Sala 1, sera tarda

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*La musica ritmata e veloce, riempie l'aria della sala*
*E' una canzone forte, dai toni alti con molte percussioni*
*E' una canzone che ispira un ballo passionale, quasi violento*

Incazzato.
Come me.


*Gus gira su se stesso per tre volte, con una velocità impressionante*
*Si ferma poi, portando la gamba destra all'indietro, perfettamente tesa*
*Le braccia in posizione, il collo eretto*
*Fa un passo in avanti e poi uno chassé, prendendo velocità*
*Segue il ritmo e sulla percussione più forte, salta allargando le gambe in un ejambè a quasi un metro e mezzo da terra*
*Atterra, nello stesso istante in cui la musica finisce*
*Si chiude su se stesso, per concludere la coreografia*

...

*Silenzio per alcuni istanti*
*Poi si solleva di scatto imprecando*

Maledizione!!

*esclama, avvicinandosi allo stereo e premendo un tasto con veemenza*
*Per un attimo lo stereo traballa, ma fortunatamente non cade dal piano su sui si trova*

E' sempre la stessa storia!

*Sempre uguale, sempre lo stesso*
*Le sue coreografie perfette*
*Ma mancano di qualcosa*
*Perciò perfette non lo sono*
*Ma di che cosa?*

Di che cazzo mancano?!

*Sbuffa*
*E' sudato e stanco*
*Ma non ha tempo per riposarsi*
*Già ne perde abbastanza durante il giorno*

Ricominciamo.

*Si rimette in posizione, mentre la musica ricomincia da capo*
*E un attimo dopo sta di nuovo ballando*
*La mente totalmente concentrata sui numeri e sui passi*
*Perfettamente vigile*
*Senza mai lasciarsi veramente andare alla musica*

Devo capire cosa c'è che non va...

June 4th, 2008

Villa di Alexander -fuori Londra-pomeriggio

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*scende dal taxy pagando una lauta mancia al taxista*
*è il minimo vista la quantità di roba che gli sta facendo scaricare sull'uscio di quella che sarà la sua nuova casa*
*un paio di domestici l'accolgono e le dicono che il signore l'attende in veranda*

io voglio dormireeee! ha mai sentito parlare di jet lag sto qui?'

*annuisce con un cenno del capo e si avvia all'interno*
*la casa in perfetto stile inglese ha comunque un non so che di accogliente*

almeno questo..

*casa nuova vita nuova*
*ancora non ha capito il motivo per cui il padre l'ha spedita li senza che potesse ribattere in alcun modo*
*dall'altra parte dell' oceano a organizzare la vita ad uno dei suoi più cari amici nonché attore di gran fama*
*Mr Alexander Brandon Shine*

che io non vedo da circa 12 anni quando arrossivo ogni volta che mi diceva ciao e portavo i capelli come una barbona..

*la sua adolescenza è stata come dire tormentata ma doveva pur vendicarsi in qualche modo per quel nome infausto*
*guarda il suo riflesso nella porta finestra che conduce alla veranda*
*e scuote il capo sconsolata*

non che dopo 7 ore di volo e due di auto abbiano un aspetto migliore ma perlomeno sono biondi e non viola ...

*fa qualche passo verso verso l'esterno finché non lo focalizza*
*prende un respiro profondo*

Salve...
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